Nova Marine, prua sul Giappone per potenziare la flotta di bulker

La compagnia delle famiglie Romeo e Gozzi compra tre navi da 40.000 tonnellate

A pochi giorni dalla conferma dell’ordine a un cantiere cinese per la costruzione della più grande (e più green) cementiera del mondo, il gruppo Nova Marine Carriers compie un altro importante passo avanti sulla strada di un rinnovamento e ringiovanimento, anche qualitativo, della sua flotta.

La compagnia ticinese, che fa capo alle famiglie Romeo e Gozzi, ha infatti comprato tre unità di costruzione recentissime, realizzate dai cantieri giapponesi. Si tratta della “Sider Imabari”, entrata in servizio all’inizio di quest’anno: una bulk carrier da 40.300 dwt ammonia ready costruita dal cantiere nipponico “Shimanami Shipyard, inoltre la “Sider Miramare”, 39.172 dwt, costruita nel 2019 dal cantiere Kurushima Shipbuilding; quindi la “Bolten Harmony”, di 37.155 dwt costruita nel 2020 dal cantiere, anche questo nipponico, Onomichi Shipyard.

“Specie per le navi più grandi – afferma Vincenzo Romeo, CEO di Nova Marine Carriers – la scelta è quella di una qualità tecnologica superiore garantita in questo caso da cantieri giapponesi specializzati ormai da decenni nella progettazione e realizzazione di questa tipologia di navi”.

In parallelo Nova Marine Carriers ha proceduto alla vendita di quattro navi bulk carrier (tutte costruite fra il 2014 e il 2015 in cantieri della Repubblica popolare cinese; si tratta della “Carolina Bolten”, della “Carlotta Bolten”, della “Amorgos Bolten” e della “Sider Eva Maria”.

Complessivamente la società di navigazione conta su una flotta di più di 100 navi che sarà ulteriormente potenziata a fine anno con l’entrata in servizio di una bulker da 8000 dwt, da altre due nel 2025 e da una quarta, con queste caratteristiche, nel 2026; tutte navi, già commissionate ai cantieri cinesi, che saranno impiegate in una delle 18 joint venture companies che vedono impegnata Nova Marine Carriers.

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